venerdì 17 agosto 2012

-Sono come del fottuto pop corn ipercalorico.-

-Pop!-
Scoppiata.
E non sei più nulla agli occhi degli altri, nulla, nulla se non quel numero... e quel mucchio d'ossa che ti piace tanto.

10 commenti:

  1. io ho notato che ormai, di questi tempi, sei ciò che pesi. se pesi tanto, avrai poche chance nella vita. sembra una banalità, ma lo sto notando sempre di più.. sia a livello di vita sociale sia lavorativa. è davvero triste.

    riguardo al mio blog: purtroppo al momento i farinacei non posso mangiarli, non riesco ad avere una dieta in cui li comprendo..ma spero di riuscirci presto! e di superare le abbuffate. al momento, anche 30g di pane o un piattino di riso mi scatena.

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    1. C'è un film, The Client List, dove la madre dice alla propria bambina: "Life is easier if you are pretty". Credo che in quella frase si possa sintentizzare tutta l'ossessione della vita moderna, apparire, voler poter avere e mai essere... perché?

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    2. La vita è più facile se sei carina. Non bella, non facile, non migliore. PIU' FACILE. E chi dice che non è così? Dal mio canto, non so se mi interessino una vita facile, apparire, o essere carina.
      La distimia mi sta facendo scomparire, il mio stomaco si contorce come un ovetto di quaglia, qualcosa sta nascendo, qualcosa. Insensibilità, forse, a questa società a cui tutti si aggrappano.
      Non so dirti il perché di tutto ciò, l'ossessione dell'apparire e del voler avere. Io voglio scomparire e privarmi del corpo che ho ora, per me.

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    3. Ciao A.
      Non so se concordo pienamente con ciò che hai detto. Nessuno vorrebbe una commessa sottopeso che sviene in continuazione o alla quale, se si tratta di un negozio di vestiti, non può indossare i capi del negozio perché troppo magra.
      Inoltre io le vedo ovunque, di tutti i pesi e di tutti i tipi, le commesse carine, e credo sia normale. L'importante è sapersi valorizzare.
      Quindi: nessuno vuole una commessa cupa o scorbutica, che non si sa (o non può) vestirsi in maniera consona, che non è a suo agio con sé stessa.

      Per i farinacei: sappi che io ho cominciato così. "Oh, non riesco a mangiarli per ora, me ne priverò per un pò." Bum. Anoressia. Paura dei farinacei e tutto ciò gli si avvicini minimamente.
      Tre settimane senza carboidrati e il fardello dell'amenorrea da mesi. Stai attenta. Siì forte, voglio dire, il cibo non è nemico, non è neanche animato! Perché averne paura? Non è il cibo che ci controlla, siamo noi che non sappiamo usarlo a nostro vantaggio. Scusa se oggi sto un pò girata, ma qua stanno tutti a parlare di diete senza sondino, di bmi pari a 17.1, e mi stanno girando parecchio. Perché io voglio dimagrire, si, ma MI SFORZO di mangiare.

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    4. Anche io ho avuto la tentazione di voler sparire, ma la nostra personalità, ed ecco il grave peccato della nostra società che non lo considera affatto, è immateriale. Il tuo corpo può svanire, ma tu continui a vivere in determinate persone. Puoi essere la forma vivente più leggera o più pesante del mondo, ma la tua essenza è immateriale e continua a vagare almeno per più di una generazione anche dopo la morte.

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  2. Io sono così fottutamente grassa che nessuno mi vede come un numero. E mi strapperei le vene a morsi pur di essere considerata come tale.
    Io sogno il mio mucchio d'ossa, da sempre.

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    1. Forse non lo sei perché fortunatamente non hai ancora quel pallino malato che ti spinge sempre più giù, giù e giù, fino ad odiare te stessa. Credi di odiarti già abbastanza ora? Le ossa te lo ricorderanno ancora meglio. Per quel che mi riguarda, come dice il titolo, soffro di distimia e conseguentemente di dca, diciamo che è questo il mio pallino, la distimia. Non te le consiglio le ossa. La pensavo come te prima, giuro, eppure ora non ne posso più di sentirmi dire che sono troppo magra quando mi vedo così fottutamente enorme.

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  3. E' vero, la società d'oggi si basa principalmente sull'aspetto esteriore, sull'apparire e non sull'essere... Ed è così demotivante...

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    1. Mah, io mi lagnavo solo del fatto che tutti mi dicono che sono troppo magra e non mi danno libertà d'azione. E qua si parla di società dell'apparire. Machissenefrega della società, se le veline sono normopeso o no, dell'anoressia nel mondo della moda. Chi se ne frega dei perché. Noi non siamo la società. E' vero, quei canoni vengono proposti e riproposti. Ma perché ci sono persone come me che li apprezzano e li bramano forse?

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    2. Io sono del parere che ognuno può fare cosa meglio crede con il proprio corpo, senza strafare però.
      E se i canoni della società moderna imponessero ad esempio la taglia 46 come perfezione, molta gente non andrebbe a cercare di ottenere quella forma fisica? Ora non voglio generalizzare, ognuno dovrebbe avere la possibilità di possedere il corpo che desidera, però anche fattori esterni credo che influiscano sulla nostra idea di perfezione.

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