lunedì 13 agosto 2012

-In fondo al tunnel c'è una luce, sto sperando non sia un treno.-

Ho paura di dire a tutti cosa sto vivendo. Di come non abbia più un'aspirazione o di come non veda un futuro per me stessa. Di quanto le parole offensive dei miei mi consumino dentro, quanto odi me stessa per non avere il coraggio, e le capacità, di restare in piedi e lottare per me, me, di come non possa più sentire una cazzo di emozione che non sia frustrazione. Mi sento morta, intorpidita e amara e vuota dentro. 
Non voglio la tua simpatia, voglio il tuo aiuto. 
Ho paura che mi giudicherai e mi ignorerai e penserai che sono pazza e che mi lascerai. Ho paura di dirti perché mi hai oppresso così tanto. In questo vortice di odio per sé stessi e depressione che mi ha risucchiato e da cui mi è impossibile uscire, e mi impedisce di aprire bocca, parlarne con qualcuno, a volte... A volte... Non lo so. 

A volte mi sembra che l'autolesionismo sia l'unico modo con cui posso affrontare la vita.

12 commenti:

  1. L'autolesionismo non è la soluzione... Così secondo me provochi solo più male a te stessa... Dimmi, cosa provi quando fai ciò? Ti ricordi quando sull'autobus mi dicesti che non lo avresti fatto più? Che saresti venuta da me a sfogarti quando non avresti retto più? Ecco, dove è finita quella promessa, dove? Vorrei tanto riuscire a farti sentire meglio, senza che tu ti ferisca da sola...

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    1. E che differenza fa? Sforzarsi di tenere tutto dentro, sforzarsi di reagire. Fermare il dolore laddove può lasciare un segno visibile, e, in seguito, guarire.
      Non è una soluzione, lo so. Ma male non fa, è il resto che fa male. Il prima, ciò che è accaduto, ciò che forse non cambierà mai.

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    2. Io penso che sia meglio sforzarsi di reagire, provarci e riprovarci, piuttosto che autolesionarsi... E' così che non cambierà niente! Provocarti ferite non penso che farà evolvere le cose. Preferirei mille volte che venissi a gridarmi sopra per sfogarti... E io sono sempre qui, per te.

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    3. E perché dovrei. Non sei mica la mia ragazza. Tienilo a mente.

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    4. Lo so, ma comunque ci tengo a te.

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  2. A volte mi sembra che l'autolesionismo sia l'unico modo di sopravvivere alla vita.

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    1. Sì, perché no, hai ragione tu, perché c'è molta differenza tra... vivere, e sopravvivere.

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  3. ti capisco, anche io mi facevo del male tagliandomi e dopo mi dava una sensazione di "sfogo" vero e proprio, come se avessi buttato fuori la negatività. ma alla fine..lo sappiamo che non è la soluzione, perchè occorre risolvere il problema alla fonte (facile a dirsi...).
    Mi sento esattamente come te, come hai scritto, ogni giorno della mia vita

    ps. ma hai perso davvero 34kg?!!? :O

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    1. Emh si, ho aggiornato il tea-conta-chili, ora 35. Ma boh, non mi sento soddisfatta. Ho paura che questo castello di sabbia cada da un momento all'altro. Non so manco io più, dov'è il problema, quindi se ti senti come me... Non so, davvero, non so che dirti. Ma ci sarà poi una soluzione?

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  4. ieri proprio pensavo che l'autolesionismo è un evitare il suicidio vero e proprio..

    cosa che stavo per fare..

    odio agosto..
    odio la gente al mare..imbrattata di olio solare..
    sporca di sabbia e acqua..

    quel fingere di avere qualcosa in comune con l'altro..
    e restare piegati all'omologazione della disperazione..
    della confusione..dello spettacolo di se stessi..

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    1. aspetto il tuo commento..
      continui a perdere peso noto..

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    2. Io durante l'inizio dell'estate ci sono andata al mare, e per i tuoi stessi motivi ho smesso. Odio i luoghi affollati, specialmente se sono affollati di persone in forma. Non importa che siano più magre di me o no, è la loro sicurezza che mi disturba.
      Anche perdere peso è una sorta di autolesionismo. La conseguenza dei miei propositi, della mia mente malata, della distimia. Nonostante ciò mi piace contare all'indietro, segnarmi i piccoli traguardi. Sono un pò una contraddizione io, lo so, ma questo mi tiene ancorata alla realtà.

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